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Immagine del redattoreZarish Neno

Perché soffriamo se Dio ci ama?

Sarà successo a ciascuno di noi di chiedersi almeno una volta nella vita: "Perché soffriamo se Dio ci ama?" Ricordo che anche io mi sono posta questa domanda.


In un certo senso rispondere non è facile, perché chi ha sofferto veramente sa che questa non è una domanda intellettuale che richiede solo una risposta intellettuale ma è un grido che proviene dal cuore di chi sta vivendo una situazione disperata.


È naturale quindi chiedersi se Dio ci ama quando stiamo attraversando queste difficoltà.


Anche se Gesù ci ha detto che in questo mondo avremo prove (Giovanni 16, 33), tendiamo ad ascoltare il nemico della nostra anima che sussurra silenziosamente nelle nostre orecchie: "Se Dio ti amasse davvero, non soffriresti!" E spesso siamo d'accordo con lui e permettiamo a noi stessi di accettare questa bugia.


Il diavolo è chiamato il padre delle menzogne (Cfr. Giovanni 8, 44) perché cerca costantemente di ingannarci. Uno dei modi più grandi in cui cerca di illudere i seguaci di Cristo è quello di convincerli che non sono amati da Dio.


Sebbene sappiamo che Dio è amore, la nostra tendenza è quella di definire il suo amore attraverso il modo in cui le nostre vite stanno andando bene. Se le cose stanno andando bene, ci sentiamo amati da Dio.


L'avversità è vista come una punizione da parte di Dio.


Quando abbiamo sentimenti di rifiuto e/o i nostri sogni sono distrutti, satana ci schernisce con pensieri come: "Se Dio ti amasse davvero, cambierebbe le tue circostanze!". Questo non potrebbe essere più lontano dalla verità.


Vedete, la verità è che a Dio importa di avere una relazione intima con noi più di quanto non faccia per darci i desideri del nostro cuore. Certamente vuole soddisfare anche quei desideri, ma vuole che noi impariamo a morire prima per noi stessi. Questa è una lezione dura e può richiedere una vita intera per capire. Questo è particolarmente difficile se sei di fronte a una tragedia e sei in profonda angoscia. Il lutto è un processo e il lutto richiede tempo.

È attraverso il dolore e la tristezza che non solo ci rendiamo conto del bisogno di un Dio forte, potente e amorevole, ma anche capiamo la ragione della nostra stessa esistenza. È nel mezzo della sofferenza che la fede si raffroza. Quando arrivano le difficoltà ci troviamo a un bivio: dobbiamo scegliere se credere a un Dio che ci ama davvero e non ci deluderà oppure se credere alle bugie di Satana. È a causa di ciò molti scelgono la strada sbagliata e voltano le spalle a Gesù.


La sofferenza è un dono di Dio.


Questo è il motivo per cui in Giacomo si dice: «considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prova» (Giacomo 1, 2). È nel tempo di sofferenza che Dio offre l'opportunità di rivelare il Suo amore per noi. Solo Cristo può liberarci dalle bugie di Satana a cui stiamo credendo. Possiamo così trovare la gioia nel mezzo del dolore quando abbiamo una migliore comprensione di chi siamo in Cristo e di quanto profondamente egli ci ama.


Se ci concentriamo sulle verità di Dio, Egli userà il dolore e le cose negative nella nostra vita per trasformarci (Romani 8, 28). Il processo fa male, ma la Bibbia chiama questa una "disciplina divina" (Ebrei 12). Nel versetto 11 ci viene detto, «Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati».


Posso allora guardare indietro nella mia vita e vedere il bellissimo arazzo che Dio ha intrecciato con le mie dolorose circostanze. Se non fosse stato per quelle buie valli che avrei dovuto attraversare, oggi non sarei la persona che sono. Ho sopportato molto dolore e difficoltà ma non ho mai camminato da sola. Gesù mi ha sempre scortato.


Il dolore è un sentiero per l'amore abbondante che Dio ha per noi.


Gesù non ci abbandona mai. Dobbiamo, tuttavia, fare spazio al nostro cuore a Dio affinché ci apriamo alla Sua Volontà. Questo è il modo in cui costruiamo la nostra fiducia in Lui.


Se mettete in dubbio l'amore che Dio ha per noi, vi incoraggio a permettervi di fare il bagno nel suo amore. Ciò significa passare del tempo di qualità con Lui nella sua Parola e nella preghiera, conoscerlo. Siate sinceri con Lui riguardo ai vostri fardelli. Lasciate perdere tutto! Lui vede il vostro cuore comunque e lo benedice quando siete autentici con Lui.


Immergersi nell'amore di Dio significa avere occhi per vedere, orecchie per ascoltare e un cuore aperto a fidarsi di tutto ciò che Egli sta facendo nella nostra vita, nel bene e nel male.

Riponete fiducia in Dio e lasciatevi da Lui guidare. Riponete la vostra speranza nel Signore Gesù Cristo e non nelle vostre circostanze. Ricordatevi che Gesù era un uomo di dolore, che conosceva il dolore più profondo (Isaia 53, 3). Lui sente il vostro dolore. Abbiate una fiducia incrollabile in Dio e sappiate che Egli vi ama con un amore che è eterno e senza fine.


Quando la vostra vita diventa scomoda e le avversità vi colpiscono, non fatevi prendere dal panico, ma fidatevi di Dio che è nel mezzo e userà la vostra sofferenza come via per una più profonda consapevolezza di ciò che è la Sua più grande storia per te. Sta realizzando un capolavoro con la tua vita perché ti ama più di quanto tu possa immaginare.


«Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia» (Isaia 54, 10).



2 commenti

2 Comments


Fabrizio Maria Danese
Fabrizio Maria Danese
May 02, 2019

Molto bello !Grazie Zarish =)

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oskarserrano74
Jun 25, 2021
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L amore non basta per vivere. Le stesse dinamiche,gli stessi problemi,le stesse sofferenze fanno parte di chi non crede in cristo,eppure negli atei accadono quelli che un credente definirebbe miracoli. Conoscere la religione senza prima aver conosciuto la vita è l assicurazione che hanno sempre cercato di vendere all uomo le fedi organizzate. Il perche è semplice,per perpetuarsi nel tempo. C'è solo una cosa che alla religione interessa piu dei suoi fedeli: se stessa e la propria sopravvivenza. Mi spiace essere cosi cinico ma ho vissuto abbastanza per fare questa disamina.

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