È stata estremamente difficile vivere questa situazione di coronavirus con l'astinenza dalla Santa Messa. Ci sono voluti molta fede e coraggio per poter sopravvivere senza i sacramenti. Non sono mai stata in grado di cogliere l'idea di partecipare alla Messa via televisione o Facebook.
La Settimana Santa e la Pasqua sono state l'apice del mio malessere. Volevo scoppiare in lacrime, ma non riuscivo perché la mia fede mi avrebbe detto di essere fiduciosa. Ho cercato di seguire tutti i servizi via televisione e ho fatto del mio meglio per accontentarmi di essi.
Finalmente domani posso participare alla Santa Messa!!!
In questo momento provo emozioni diverse. Una parte di me è molto felice di tornare di nuovo alla Santa Messa e una parte di me è preoccupata per quanto mi sentirò triste quando vedrò il sacerdote ed i fedeli con le mascherine e guanti.
Già mi sento malissimo quando sono fuori casa a guardare questo nuovo mondo cambiato. E domani sarà ancora più duro.
Ma la cosa che mi sta facendo preoccupare di più è come mi sentirò malissimo quando vedrò i fedeli a prendere la Comunione con i guanti senza dire 'Amen'.
Quello che non riesco a capire è perché la Chiesa abbia fatto un così grande compromesso per prevenire questa malattia: il compromesso della fede.
C'è così tanto che non riesco più a capire. Ho così tante domande a cui so che non è possibile avere risposte e nessun dibattito su Facebook sarà di aiuto.
Sto solo usando questa dolorosa esperienza per crescere nella fede e attendo tempi migliori che sono sicura che molti di voi stanno facendo.
«Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore» (Salmo 27 , 14).
Io, invece, non andrò. Purtroppo. Una chiesa sottomessa alla paura, alla politica, all'igiene, che mette N.S. Gesù Cristo all'ultimo posto, da maneggiare con i guanti, quando Padre Pio era il solo ed unico momento in cui li toglieva, non è una chiesa in cui mi trovo a mio agio. Aspetto tempi migliori, Sacerdoti Santi e un Vicario di Cristo che sia custode della Fede. Santa Domenica a chi andrà.